La Sardegna nella Preistoria
Candidatura italiana UNESCO 2025

Le Domus de Janas e gli altri monumenti preistorici verso il riconoscimento

Necropoli di Anghelu Ruju - Tomba A - Foto di Marcello Puddu
Dolmen di Sa Coveccada - Foto di Doro
Menhir del Parco archeologico di Pranu Mutteddu - Foto di Castangia
Altare preistorico di Monte d'Accoddi
Complesso fortificato di Monte Baranta - Foto di Selis

Un patrimonio millenario in cammino verso il riconoscimento mondiale

Tra le rocce scolpite dal tempo, la Sardegna custodisce uno dei più straordinari patrimoni archeologici del Mediterraneo. Le Domus de Janas, antiche tombe scavate nella roccia tra il Neolitico medio e l'Età del Rame (V-III millennio a.C.), raccontano storie di riti, miti e comunità millenarie.

Oggi, questi monumenti sono al centro della candidatura italiana alla Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO 2025, riconoscimento che celebra la Sardegna come crocevia di antiche civiltà e custode di un patrimonio universale.

Attraverso questo portale, esplora i 26 monumenti archeologici candidati, scopri le loro storie e segui il cammino verso il riconoscimento UNESCO. Perché custodire il passato significa dare forza al futuro.

Prima presentazione ufficiale del progetto

26 ottobre 2018

Il CeSim/APS presenta per la prima volta l'idea progettuale al Convegno internazionale di studi 'Le domus de janas decorate: patrimonio dell'Umanità', tenutosi a Nuoro.

Inizio candidatura

21 marzo 2021

Viene trasmessa la richiesta di iscrizione del sito seriale nella Tentative List dell'UNESCO.

Accoglimento iscrizione nella Lista propositiva italiana

8 aprile 2021

La richiesta di iscrizione del sito seriale nella Lista propositiva italiana viene accolta.

Consegna del Dossier di candidatura all'UNESCO e inizio della valutazione

15 gennaio 2024

Consegna all'UNESCO di un dettagliato Dossier di candidatura necessario per la valutazione dell'iscrizione del sito seriale nella Lista del Patrimonio Mondiale.

Unica candidatura italiana per il 2025

25 gennaio 2024

Il Consiglio Direttivo della Commissione Nazionale Italiana per l'UNESCO ha deliberato il sito seriale quale unica candidatura italiana alla Lista del Patrimonio Mondiale dell'UNESCO per il 2025.

Visita ispettore ICOMOS

20-30 agosto 2024

Un ispettore ICOMOS, nominato dall'Unesco, ha visitato il sito seriale e, contemporaneamente, l'ICOMOS ha proseguito l'analisi di tutta la documentazione fornita.

Esito finale della candidatura

Luglio 2025

Entro questa data è atteso il responso da parte dell'UNESCO in merito alla candidatura per l'inserimento del sito seriale nella Lista del Patrimonio Mondiale.

Sardegna Preistorica: Un Patrimonio Unico al Mondo

La Sardegna è un'isola unica al mondo, dove ogni pietra racconta una storia antica di oltre 6.000 anni. Dolmen e menhir si ergono come sentinelle silenziose, le domus de janas svelano riti e credenze ancestrali, mentre le imponenti strutture megalitiche testimoniano il genio architettonico delle prime civiltà. Non esiste altro luogo nel Mediterraneo con una tale concentrazione di monumenti preistorici, così vari e così ben conservati. Qui, la storia non è solo un ricordo del passato: è un'eredità viva, che attende solo di essere scoperta.

Neolitico Medio
V millennio a.C.
Neolitico Recente
IV millennio a.C
Età del rame
III millennio a.C.
Antica età del bronzo
Fine III millennio a.C. | Inizio II millennio a.C.

Preistoria Sarda: Un Viaggio tra Storia e Mistero

Immagina un tempo in cui la Sardegna era popolata da comunità che scolpivano la pietra per custodire i loro segreti. Le Domus de Janas, i menhir e i dolmen raccontano storie di riti, di vita e di morte, scolpite nella roccia e sospese nel tempo.

Necropoli di Anghelu Ruju - Tomba A - Foto di Marcello Puddu

Domus de Janas

Scavate nella roccia con pazienza millenaria, le Domus de Janas - letteralmente 'case delle fate' - erano luoghi di sepoltura e accesso all'aldilà. Queste tombe ipogeiche, spesso ornate di simboli rituali, custodiscono i segreti delle antiche comunità prenuragiche, che attribuivano alla morte un forte valore spirituale, riflesso nei loro riti e nelle decorazioni sacre.

Dolmen di Sa Coveccada - Foto di Doro

Dolmen

Monumento megalitico realizzato con il principio del trilite, il dolmen segna il paesaggio da millenni. Costruito tra il Neolitico e l'Eneolitico (IV-III millennio a.C.), aveva funzione funeraria e serviva anche come marcatore del territorio. Ancora oggi, queste imponenti strutture in pietra emergono dal paesaggio come antichi testimoni di riti e memorie ancestrali.

Menhir del parco archeologico di Pranu Mutteddu - Foto di Castangia

Menhir

Solitarie sentinelle di pietra, i menhir si ergono infissi nel suolo da millenni. Spesso isolati o disposti in allineamenti, erano legati ai culti religiosi delle popolazioni neolitiche (V-III millennio a.C.), forse come simboli sacri, punti di riferimento o luoghi di celebrazione rituale. Ancora oggi, questi monumenti enigmatici raccontano di un passato in cui la spiritualità era scolpita nella pietra.

Villaggio preistorico di Serra Linta

Villaggi Preistorici

Tra sentieri polverosi e terrazze naturali sorgevano i villaggi preistorici: nuclei abitativi fatti di capanne circolari, recinti e aree comuni, luoghi di vita quotidiana e di relazioni sociali. Qui si condividevano il cibo, le tecniche di caccia e i riti collettivi, in un equilibrio costante con la natura circostante.

Grotta Corbeddu

Grotte Preistoriche

Più che semplici rifugi, le grotte preistoriche erano santuari naturali e case della memoria. Abitate, decorate o utilizzate come sepolcri, queste cavità raccontano la storia di uomini che cercavano riparo ma anche connessione con il cuore della terra, in un continuo dialogo tra uomo e natura.

Riparo di Su Forru de is Sinzurreddus

Ripari sotto la Roccia

In bilico tra rifugio e santuario, i ripari sotto roccia erano luoghi di vita quotidiana e spazi di protezione. Ma non solo: spesso divennero anche luoghi di culto o sepoltura, conservando sulle loro pareti tracce di pitture e incisioni che ancora oggi narrano le storie di chi li ha abitati

Altare preistorico di Monte d'Accoddi

Altari Preistorici

Spazi sacri scolpiti nella terra o modellati con blocchi di pietra, gli altari preistorici erano il cuore pulsante dei riti comunitari. Luoghi di culto e di offerta, spesso realizzati su rilievi naturali o in forme monumentali a gradoni, fungevano da ponti simbolici tra la terra e il cielo. Qui si celebravano riti propiziatori, sacrifici e cerimonie legate ai cicli della natura, riflesso di una società profondamente connessa con l'ambiente che la circondava.

Complesso fortificato di Monte Baranta - Foto di Castangia

Muraglie Preistoriche

Sollevare colossali blocchi di pietra e disporli in imponenti strutture richiedeva ingegno, forza e spirito collettivo. Le muraglie preistoriche non erano semplici barriere fisiche: segnavano confini, difendevano villaggi e custodivano luoghi sacri. Oggi, restano come monumenti silenziosi di un passato in cui la sopravvivenza era una sfida quotidiana e la comunità la chiave della resilienza.

Circolo megalitico di Li Muri - Foto di Pano

Circoli Megalitici

Anelli di pietra, custodi silenziosi di antichi rituali. I circoli megalitici, costruiti con enormi massi disposti in cerchi concentrici, erano spazi sacri legati ai culti funerari e alla connessione con le forze cosmiche. Camminarci accanto oggi è come seguire le tracce di antichi riti e comunità scomparse.

Riparo di Luzzanas - Foto di Castangia

Sculture, pitture, incisioni rupestri

Nelle pareti delle domus de janas, delle grotte, dei ripari sotto roccia, l'uomo preistorico ha inciso, scolpito e dipinto, figurazioni che ancora oggi sfidano il tempo. I motivi d'arte sono frammenti di memoria collettiva, mappe di credenze e racconti scolpiti con gesti lenti e rituali, destinati a sopravvivere a chi li ha creati.

Officine litiche di Sennixeddu - Foto di Castangia

Officine Litiche

Dove il suono della pietra che si frantuma echeggiava tra le valli, sorgevano le officine litiche: veri e propri laboratori preistorici. Qui abili artigiani modellavano ossidiana e selce per creare armi, utensili e ornamenti, dando forma agli strumenti che avrebbero segnato il destino delle comunità.

I monumenti candidati

Tra colline, vallate e rocce scolpite dal tempo, la Sardegna custodisce luoghi dove mito e storia si intrecciano. Ventisei monumenti archeologici raccontano la vita delle antiche comunità isolane e sono oggi candidati alla Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO 2025.

Ogni sito è una finestra su un passato remoto, un invito a scoprire le radici più profonde dell'isola.

Necropoli di Anghelu Ruju - Tomba A - Foto di Marcello Puddu

Necropoli di Anghelu Ruju

La più vasta necropoli prenuragica della Sardegna, con 38 tombe scavate nella roccia. Simbolo del profondo legame tra le comunità neolitiche e il culto dei morti.

Necropoli di Puttu Codinu - Foto aerea

Necropoli di Puttu Codinu

Nove tombe ipogeiche incastonate tra i rilievi di Monte Minerva. Testimonianza dei rituali collettivi delle comunità neolitiche.

Necropoli di Monte Siseri - Foto panoramica

Necropoli di Monte Siseri o S'Incantu

Domus de janas celebri per le raffinate decorazioni interne, simboli di un profondo culto dei defunti.

Complesso fortificato di Monte Baranta - Foto di Selis

Complesso fortificato di Monte Baranta

Una delle più antiche fortificazioni sarde, con poderose muraglie preistoriche dell'età del Rame.

Necropoli di Mesu 'e Montes - Tomba I

Necropoli di Mesu 'e Montes-Ossi

Diciotto domus de janas scolpite nella roccia ai piedi del Monte Mamas, ricche di simboli e antichi rituali funerari.

Santuario preistorico di Monte d'Accoddi

Santuario di Monte d'Accoddi

Monumento unico in Europa, costruito tra il IV e il III millennio a.C., luogo di culto e di rituali della Preistoria sarda

Orto del Beneficio parrocchiale - Veduta aerea

Necropoli di Su Crucifissu Mannu

Una delle necropoli più estese della Sardegna settentrionale, con domus de janas ornate da simboli legati al culto dei defunti.

Roccia dell'Elefante - Domus de Janas

Domus de janas dell'Orto del Beneficio parrocchiale

Due domus de janas scavate nella roccia calcarea, testimonianza di rituali funerari neolitici nel cuore del centro abitato di Sennori.

Necropoli di Li Muri - Circoli megalitici

Domus de janas della Roccia dell'Elefante

Celebre per la sua forma naturale che ricorda un elefante, la roccia ospita due domus de janas scavate nella pietra vulcanica.

Parco dei Petroglifi - Dettaglio incisioni

Necropoli di Li Muri

Un complesso di circoli megalitici funerari risalenti al V millennio a.C., un unicum nell'archeologia sarda.

Parco dei Petroglifi - Dettaglio incisioni

Parco dei Petroglifi

Un museo a cielo aperto con incisioni rupestri che raffigurano simboli e scene di vita quotidiana preistorica.

Dolmen di Sa Coveccada - Foto di Doro

Dolmen di Sa Coveccada

Il più imponente dolmen della Sardegna, usato come tomba collettiva durante il Neolitico.

Riparo di Luzzanas - Ingresso della grotta

Riparo di Luzzanas

Una cavità naturale usata come rifugio e luogo di culto nel Neolitico, arricchita da pitture rupestri e testimonianze di vita preistorica.

Necropoli di Sant'Andrea Priu - Interno della tomba

Necropoli di Sant'Andrea Priu

Una delle necropoli più monumentali della Sardegna, con domus de janas di grandi dimensioni e ambienti riccamente decorati.

Necropoli di Sa Pala Larga - Tomba I

Necropoli di Sa Pala Larga

Ampie camere funerarie scavate nella roccia basaltica, con tracce di pitture parietali e incisioni simboliche.

Necropoli di Sos Furrighesos - Dettaglio decorazioni

Necropoli di Sos Furrighesos

Sette domus de janas ornate da incisioni rupestri, immerse nei boschi di Anela, testimoni di antichi culti funerari.

Insediamento di Serra Linta - Veduta panoramica

Insediamento di Serra Linta

Un insediamento preistorico con resti di capanne, recinti e tracce di attività agricole, testimonianza della vita quotidiana nel Neolitico.

Necropoli di Iloi Ispiluncas - Interno della tomba

Necropoli di Iloi - Ispiluncas

Tombe ipogeiche scavate nella roccia calcarea con decorazioni simboliche, testimoni della spiritualità delle comunità prenuragiche.

Necropoli di Mandras/Mrandas - Dettaglio dell'ingresso

Necropoli di Mandras o Mrandas

Tombe ipogeiche scavate nella roccia durante il Neolitico, con camere funerarie che testimoniano antichi rituali collettivi.

Necropoli di Brodu - Veduta esterna

Necropoli di Brodu

Complesso funerario prenuragico con domus de janas usate come sepolture collettive durante il Neolitico.

Necropoli di Istevéne - Dettaglio interno

Necropoli di Istevéne

Tombe ipogeiche con decorazioni simboliche scolpite nella roccia, legate ai culti funerari prenuragici.

Grotta Corbeddu - Ingresso della grotta

Grotta Corbeddu

Una delle più antiche testimonianze di presenza umana in Sardegna, con reperti risalenti al Paleolitico.

Menhir di Monte Corru Tundu - Mappa del sito

Menhir di Monte Corru Tundu

Un monolite preistorico eretto verticalmente, simbolo di antichi culti religiosi e pratiche rituali.

Officine litiche di Sennixeddu - Mappa del sito

Riparo di Su Forru de is Sinzurreddus e Officine litiche di Sennixeddu

Siti di lavorazione della pietra risalenti al Neolitico, con tracce di attività artigianali e rifugi naturali.

Parco archeologico di Pranu Mutteddu - Menhir

Parco archeologico di Pranu Mutteddu

Uno dei più vasti complessi megalitici della Sardegna, con menhir allineati e tombe preistoriche immerse nella macchia mediterranea.

Necropoli di Montessu - Tomba delle Spirali

Necropoli di Montessu

Una delle più estese necropoli della Sardegna, con domus de janas scavate nella roccia e decorazioni simboliche legate ai culti funerari.

Mappa dei monumenti candidati

La Sardegna Preistorica nei Media

La Sardegna preistorica prende vita nei media. Servizi televisivi, documentari, interviste e articoli raccontano il patrimonio dell'isola con immagini, voci e storie che parlano al grande pubblico. Un viaggio tra cultura, emozione e memoria.

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Notizie dal Passato, Esperienze nel Presente

La storia non è solo nei libri o nelle pietre antiche: è qualcosa da vivere, esplorare e riscoprire ogni giorno. In questa sezione troverai eventi, mostre e iniziative legate alla preistoria della Sardegna e alla candidatura UNESCO.

Dalle conferenze agli scavi aperti al pubblico, dalle rievocazioni ai laboratori didattici: ogni appuntamento è un'occasione per immergersi in un passato che continua a parlarci.

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